Cercare di stilare una classifica delle campagne natalizie imbarazzanti in Italia ĆØ un’impresa ardua, poichĆ© il gusto ĆØ soggettivo e ciĆ² che per qualcuno puĆ² essere un flop, per qualcun altro potrebbe risultare memorabile (anche se per le ragioni sbagliate!). Tuttavia, alcune campagne si sono distinte in negativo nel corso degli anni, suscitando critiche e polemiche. Tra le campagne natalizie imbarazzanti possiamo menzionare:
Melegatti nel 2017, scatenĆ² un putiferio sui social media con un post che, oltre a essere considerato di pessimo gusto, venne ritenuto offensivo e sessista.
Pandora sempre nel 2017, finƬ nell’occhio del ciclone per una campagna pubblicitaria giudicata inappropriata e discriminatoria.
Domino’s la catena di pizzerie invece, nel 2016, lanciĆ² uno spot natalizio che non riscosse il successo sperato, suscitando per lo piĆ¹ perplessitĆ . In Giappone infatti, provĆ² veramente adĀ addestrareĀ delleĀ renneĀ per la consegna delle pizze! La scelta venne motivata dal fatto che ci sarebbero stati enormi vantaggi ad utilizzare le renne: non servono driver con una patente e non āconsumanoā molto carburante!Ā Il programma durĆ² solo una settimanaĀ (chi lāavrebbe mai detto?) perchĆ© ci si rese conto che le renne sono effettivamente difficili da ammaestrare per la consegna di pizze (ma dai!?). Venne comunque trovata una soluzione alternativa: lāutilizzo di scooter elettrici con corna, naso rosso e coda per farli sembrare renne.
PerchƩ queste campagne natalizie sono state definite imbarazzanti e sono considerate un flop?
Le ragioni sono molteplici ma le piĆ¹ rilevanti sono:
- messaggi inappropriati; alcuni spot hanno veicolato messaggi offensivi, sessisti o discriminatori, urtando la sensibilitĆ del pubblico;
- mancanza di originalitĆ : altre campagne sono state criticate per la loro banalitĆ e la mancanza di originalitĆ , non riuscendo a distinguersi nel panorama pubblicitario natalizio;
- scollegamento dal prodotto; in alcuni casi, il messaggio pubblicitario risultava poco chiaro o slegato dal prodotto promosso, generando confusione nel pubblico.
- effetto boomerang; a volte, le campagne hanno suscitato reazioni negative talmente forti da danneggiare l’immagine del brand!
Studiare le campagne pubblicitarie non riuscite o inefficaci puĆ² essere utile per evitare gli stessi errori. Le aziende possono imparare dai propri errori e da quelli degli altri, evitando di ripetere gli stessi schemi. Per comprendere meglio il target ĆØ fondamentale analizzare le sue reazioni di fronte a campagne di questo tipo: le aziende possono acquisire maggiori conoscenze sui bisogni e le aspettative dei consumatori.
Inoltre lo studio dei flop puĆ² stimolare la creativitĆ e l’innovazione, spingendo le aziende a cercare soluzioni originali e efficaci.