Avete presente quel vecchio proverbio africano che ci ricorda l’importanza di curare le nostre amicizie, scuotendo di tanto in tanto l’albero per far cadere i frutti ormai andati a male? “Ogni tanto è bene scuotere l’albero dell’amicizia per far cadere i frutti marci”. Un monito potente sulla necessità di fare spazio al nuovo, al vitale, eliminando ciò che appesantisce.
Trasportando questa saggezza nel contesto professionale e, in particolare, nella nostra rete Linkedin, l’immagine si fa sorprendentemente nitida. Quanti di noi si ritrovano con una rete di contatti vasta, certo, ma forse anche un po’ polverosa? Profili inattivi da anni, professionisti che hanno intrapreso strade completamente diverse dalle nostre, o connessioni che, pur essendo state significative in passato, oggi non riflettono più i nostri obiettivi e la nostra evoluzione professionale.
Proprio come un albero ha bisogno di essere liberato dai rami secchi per fiorire rigoglioso, anche la nostra rete Linkedin può beneficiare di una “potatura” strategica. Non si tratta di un atto di scortesia o di dimenticanza, bensì di una mossa consapevole per rendere il nostro network più dinamico, pertinente e in linea con le nostre aspirazioni attuali.
Perché è importante “scuotere l’albero” di Linkedin?
Maggiore chiarezza e focus: una rete più mirata ci permette di concentrare le nostre energie e i nostri contenuti su persone realmente interessate al nostro settore e alle nostre competenze; questo aumenta la probabilità di interazioni significative, opportunità di collaborazione e discussioni stimolanti.
Aggiornamenti più pertinenti: l’algoritmo di Linkedin tende a mostrarci contenuti provenienti dalle nostre connessioni più attive e rilevanti. “Sfoltire” la rete può significare ricevere un flusso di informazioni più in linea con i nostri interessi professionali attuali.
Migliore gestione del tempo: interagire con una rete meno dispersiva ci consente di ottimizzare il tempo dedicato a Linkedin, concentrandoci sulle relazioni che contano davvero e sulle opportunità più promettenti.
Spazio per nuove connessioni: fare spazio significa creare l’opportunità di connettersi con nuovi professionisti, figure emergenti nel nostro settore o persone che possono portare nuove prospettive e opportunità.
Un profilo più autentico: una rete Linkedin che riflette il nostro percorso professionale attuale e i nostri interessi reali contribuisce a presentare un’immagine più autentica e coerente.
Come “scuotere l’albero” in modo efficace?
Non è necessario un’eliminazione massiva e indiscriminata. Ecco alcuni approcci più mirati. Revisione periodica: dedicate del tempo regolarmente (ad esempio, una volta al trimestre) per scorrere la vostra lista di contatti. Valutazione dei profili: controllate i profili delle connessioni inattive da molto tempo o che non sembrano più pertinenti al vostro settore. Considerazione delle interazioni: riflettete su quali connessioni generano valore attraverso discussioni, condivisioni o supporto reciproco. Utilizzo degli strumenti di Linkedin: Linkedin offre alcuni filtri per aiutarvi a identificare le connessioni meno attive.
“Scuotere l’albero” di Linkedin non è un atto di rottura, ma un esercizio di cura e rinnovamento. È un modo per assicurarsi che la nostra rete professionale sia un terreno fertile per la crescita, lo scambio e le nuove opportunità. Proprio come un giardiniere esperto sa quando è il momento di potare per favorire una fioritura più rigogliosa, anche noi possiamo imparare a coltivare la nostra rete Linkedin con attenzione e lungimiranza.
Cosa ne pensate? Avete mai fatto una “pulizia” della vostra rete LinkedIn? Condividete le vostre esperienze e i vostri pensieri rispondendo a questa newsletter!