Creatività pubblicitaria nell’era del “tutto già visto”: è ancora possibile l’originalità?

Ti sei mai chiesto perché, nel settore pubblicitario, si continui a richiedere “creatività” quando sembra che ogni idea, ogni format, ogni formula sia già stata inventata, vista e rivista? L’originalità intesa come novità assoluta, come un lampo di genio dal nulla, sembra essere un miraggio in un panorama mediatico saturo. Eppure, la creatività resta una skill fondamentale per chi si propone e per chi ti cerca. Ma cosa significa essere creativi “davvero” in questo contesto?

Non si tratta più di inventare qualcosa dal nulla. Il vero valore oggi risiede nella capacità di riadattare, reinterpretare e ricollegare elementi esistenti in modi nuovi e inaspettati. Pensaci: il rock’n’roll non è nato dal nulla, ma dalla fusione di blues, gospel e country. La cucina fusion non crea nuovi ingredienti, ma li combina in maniere sorprendenti. La moda ripropone ciclicamente stili del passato, ma con twist contemporanei.

La creatività come connessione e rielaborazione (Non voglio parlare di AI, no!)

Quindi, se l’originalità pura è un mito, la creatività diventa l’arte di vedere connessioni dove altri vedono solo frammenti. È la capacità di prendere formule e format collaudati – quelli che funzionano, che hanno dimostrato di generare engagement e conversioni – e applicarli a una nuova situazione, a un nuovo cliente, a un nuovo prodotto, in un modo che sembri fresco e pertinente.

Questo richiede diverse abilità chiave.

Profonda conoscenza del pubblico e del cliente: per riadattare efficacemente, devi comprendere a fondo chi stai cercando di raggiungere e quali sono le esigenze e gli obiettivi del tuo cliente. Senza questa base, qualsiasi rielaborazione sarà casuale e inefficace.

Flessibilità e pensiero laterale: devi essere in grado di guardare un format da angolazioni diverse, di scomporlo e ricomporlo, di immaginarlo in contesti insoliti.

Coraggio di sperimentare: anche se si parte da qualcosa di esistente, l’applicazione a un nuovo contesto richiede sempre un pizzico di azzardo. Non tutte le rielaborazioni funzioneranno, ma quelle che lo faranno potranno fare la differenza.

Curiosità insaziabile: essere costantemente aggiornati sulle tendenze, sui successi e sui fallimenti altrui, ti fornisce un repertorio più ampio di “blocchi da costruzione” da cui attingere.

Perché la creatività è ancora Indispensabile.

In un mondo dove le persone sono bombardate da migliaia di messaggi ogni giorno, la creatività è ciò che permette a un messaggio di distinguersi dal rumore. Non è più la novità assoluta a catturare l’attenzione, ma la rilevanza, l’ingegno e l’emozione che un messaggio rielaborato sa suscitare.

Un’idea ben riadattata può:

  • Rinnovare l’interesse per un prodotto o servizio consolidato.
  • Rendere un messaggio complesso accessibile e memorabile.
  • Generare un impatto emotivo che spinge all’azione.
  • Creare un’identità distintiva per un brand in un mercato affollato.

In sintesi, la creatività nel nostro settore non è morta, si è semplicemente evoluta. Non è più la ricerca utopica dell’originalità assoluta, ma la maestria nell’assemblare, reinventare e personalizzare. È la capacità di prendere il “già visto” e farlo sembrare “mai visto prima” per quel contesto specifico. Ed è proprio questa abilità a renderci indispensabili nel panorama pubblicitario di oggi.

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