Questa domanda retorica me la pongo ogni volta che mi appresto a visitare, con un misto di sudditanza, invidia e allo stesso tempo spirito (inutilmente) competitivo, al sito della più straordinaria (per me… anche se credo proprio di non essere l’unico a pensarla a questo modo) agenzia dell’universo della comunicazione: Pentagram. I componenti dello staff si descrivono così:

“Pentagram è uno studio di design multidisciplinare e indipendente. Il nostro lavoro comprende grafica e identità, strategia e posizionamento, prodotti e packaging, mostre e installazioni, siti Web ed esperienze digitali, pubblicità e comunicazioni, visualizzazioni di dati e caratteri tipografici, suono e movimento. I nostri 23 partner sono tutti designer praticanti e, indipendentemente dal fatto che lavorino in modo collaborativo o indipendente, lo fanno in amicizia. La nostra struttura è unica. Siamo l’unico grande studio di design in cui i proprietari dell’attività sono i creatori del lavoro e fungono da contatto principale per ogni cliente. Ciò riflette la nostra convinzione che il grande design non può realizzarsi senza passione, intelligenza e, soprattutto, impegno personale, ed è dimostrato da un portafoglio che abbraccia cinque decenni, molti settori e clienti di ogni dimensione.”

Che altro aggiungere… tutto ciò che è trand, innovazione, creatività, tecnologia, è loro pane quotidiano. Ogni componente del gruppo creativo è un fuoriclasse; è come avere una squadra di undici Messi o ancor meglio (vista la mia preferenza per il tennis) una squadra di Davis composta da soli Federer! Mi arrendo, non scendo neppure in campo, mi basta guardarli palleggiare ed allenarsi con la classe infinita che li contraddistingue. Osservarli comunque aiuta, qualcosa si può “rubare”, si può cogliere qualche spunto per cercare di replicare un po’ della loro qualità; di sicuro è sempre dai migliori che si deve attingere e loro per me lo sono!

https://www.pentagram.com/

https://www.pentagram.com/about

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